"John F. Kennedy ha detto che nella vita il coraggio è una meravigliosa fusione di trionfo e tragedia... un uomo fa quello che deve... ma è più facile vedere quello che vogliamo vedere piuttosto che cercare la verità, tu pensi di conoscermi ma non è così, questo significa che non sai cosa sono capace di fare, tu mi vedi come una ragazza brillante che ha tutte le risposte, ma non è cosi... forse non sono così responsabile come tutti credono, ma cercherò di migliorare le cose... e quando faccio uno sbaglio, perchè ammettiamolo... capita a tutti... ti prometto che ti chiederò aiuto... non posso farlo da sola... ma se tu mi darai una possibilità, allora insieme potremmo fare grandi cose... ti prometto che se crederai in me troverò il coraggio di realizzare tutti i tuoi sogni... "

-Brooke Davis, "Candidata alla Presidenza" 2x13

lunedì 8 luglio 2013

Quello che le "magre" non dicono.

E' ufficialmente iniziata la bella stagione: l'estate, quella che si aspetta per nove mesi e poi in due e mezzo, massimo tre passa, arriva e se ne va e tu stai ancora a chiederti com'è che ha fatto a sparire ancor prima che potessi abituarti al caldo e all'afa.
E proprio per porre rimedio a questi due miti immancabili della stagione estiva, ovviamente chi può va a trovare refrigerio in spiaggia, dove male che fa se senti la testa che pulsa e il sole che ti frigge la pelle, ti butti in mare e speri di non prendere rare malattie estinte causa acqua poco limpida (se sei di Roma e vai a Ostia, fai il bagno nel prlungamento del Tevere, per esempio!).
Ebbene, quanto appena detto è esattamente ciò che la sottoscritta fa ogni anno, da quando il tempo decide di smetterla di fare l'imbecille. 
Così è stato anche quest'anno: dopo la laurea con lode ottenuta col sudore della fronte, ho dovuto affrontare un'altra ardua prova, quella da cui esco ogni anno -puntualmente- sconfitta: l'immagine di me stessa riflessa allo specchio e...in costume!
Ora, va specificato che sono a dieta da prima di Natale, che ho fatto ogni sport brucia calorie che potesse confacersi al mio inossidabile animo da bradipo in coma (quindi jogging al parco e cyclette come la migliore delle Desperate Housewives) e che tutto ciò ha comportato un buon risultato a livello di ciccia eliminata ma ovviamente sono ancora ben lontana dal poter essere definita "magra".
Dunque la mia faccia davanti alla me riflessa allo specchio va dal: "oh perbacco se sto così quest'anno, l'anno scorso dovevo proprio sembrare piccolo Buddha" al "beh però il Burkini non è una cattiva alternativa al costume tradizionale, quest'anno!" 
Insomma, insoddisfazione quasi normale unita a un bellissimo colorito catarifrangente che fa di me una loser, mi accompagneranno per tutti questi tre mesi di sabbia e creme solari!
Rassegnata al mio ruolo di polpetta con le gambe, mi dico che non fa niente, che all'inizio della stagione nessuna è già abbronzata (tranne le amanti delle Lampados ma a quel punto mi arrendo: non esporrò mai il mio corpo a pericolosi, viola raggi del centro estetico!) e che non sarò l'unica ad avere a pancetta, i fianchi su cui non mi spreco neanche a trovare un aggettivo per descriverli e le coscette di pollo che potrebbero sfamare il Burkina Fasu e avanzare per il pranzo di Natale. Non sarò l'unica "morbida" della spiaggia, quindi metto un bel copricostume, le mie ciabattine fashion, inforco la borsa da spiaggia e vado. 
Non sono poi tanto male, in più ho gli occhi azzurri! (Questa è la carta che gioco sempre quando devo autoconvincermi di essere carina, ndr)
Ma è proprio quando arrivo che tutte le mie sicurezze (labili) e le mie certezze (poche) vengono mortalmente seppellite sotto alla prima duna che si vede all'orizzonte. 
Sì, perchè quello che le magre non dicono è che non appena tu poggierai i tuoi piedini delicati con la french appena fatta sui cocenti granellini di sabbia morbida, loro faranno sentire te, ragazza "morbida" un sarcofago di Nefertiti con tutta la mummia all'interno e se ti dice male, pure la piramide a custodirlo.
Quello che le magre non dicono è che loro, anche con il Burkini farebbero la loro porca figura, perchè hanno un fisico tonico, senza cellulite, col polpaccio tirato anche se indossano infradito e sono fiere e sicure di loro al punto che tu sei indecisa se ficcare la testa nella borsa termica in cui hai messo otto ghiacci sintetici per mantere freschi i due litri d'acqua che ti sei portata dietro (sia mai che non ti idrati proprio sotto al sole!), o chiedere al bagnino se gli dispiace farti portare i lettini su e giù come fa lui per tutto il giorno, con la speranza di raggiungere i livelli delle magre in costume almeno nella prossima vita. 
Io ho gli occhi azzurri, io ho gli occhi azzurri, io ho gli occhi azzurri!
Quello che le magre non dicono poi è, soprattutto, quale trucco o espediente sovrannaturale (e dai, non può essere semplicemente "costituzione"!) usano per arrivare in spiaggia l'8 di Luglio asciutte come le melanzane scolate dall'olio e passate nella carta Scottex, toniche e già abbronzate. Il bello è che se glielo chiedi ti diranno sicuramente quanto segue: "Nooo, ma io non sto a dieta, scherzi? Non ci riuscirei mai, io mangio tutto!", seguito a ruota da: "Nooo, io non vado mai in palestra, io odio quei posti orrendi!". Che poi, diciamocelo: lo sappiamo tutte che non è così e loro vengono smentite immediatamente, quando cioè l'animazione dello stabilimento balneare dove hai deciso di passare una giornata in grazia di Dio, inizia a rompere le palle per fare acquagym-zumba-balli-di-gruppo-gioco-aperitivo-maratona-diNewYork-e-Olimpiadi, giusto per passare il tempo. Ecco, è lì che le vedi: le magre, toniche e dai bikini dai colori inconfondibili (maculati, o rosa, giallo, verde e arancione fluo) sono in prima fila, a sgomitare con l'altra magra che sta loro vicina per accaparrarsi il posto in prima fila che permetta di dar sfoggio del loro fisico e di mostrare a te quanto tu non sarai mai: armoniosa, che va a ritmo, con delle braccia da cui non penzola nulla che ti fa ricordare dei tuoi kili in eccesso e con un costume alla brasiliana che mette in evidenza due chiappe sode da far invidia a Belen.
Sfido chiunque a non chiedere al bambino vicino di ombrellone la paletta per scavare la buca e seppellircisi dentro per la restante giornata!
Io ho gli occhi azzurri, io ho gli occhi azzurri, io ho gli occhi azzurri!
Quello che le magre non dicono, inoltre, è ciò che pensano realmente di te e di loro stesse. Insomma, essendo io una "morbida" (sì, io non sono in sovrappeso, io sono come le Morositas!) mi ritrovo a passare del tempo con persone e amiche che hanno la taglia 40 dall'adolescenza, che mangiano in un giorno ciò che tu, se tutto va bene, mangi in un anno ma senza ingrassare, e quindi ormai riconosco al volo quali sono le loro tecniche di conversazione sull'argomento: "come mi vedo/ti vedi allo specchio". 
Chiedere a una ragazza magra: "sono grassa vero?" equivale a chiedere a tua madre chi è la figlia più bella del mondo. Ti risponderanno sempre e comunque: "ma no, che dici! Tu non sei grassa, la tua è costituzione", oppure: "Hai il bacino largo, mica sei cicciona!" o, la mia preferita: "Sono le ossa che ti pesano di più!"
...Ora, o io ho le ossa di cemento armato, oppure tu -splendida taglia 42- mi stai prendendo per i fondelli e non so perchè, ma ho la netta sensazione che sia la seconda opzione! 
Se io chiedo "sono grassa" è perchè già so di esserlo e voglio sentirmi dire che sì, effettivamente dovrei smetterla di mangiare la cioccolata mentre guardo i film sul divano, prima di andare a dormire e anche che andremo insieme in palestra così potrò vedere come ti fai il mazzo per avere l'addome scolpito, non che "Sto bene così perchè è la mia costituzione", perchè non è affatto vero!
Inoltre, le magre in questione -bellissime eh, io le adoro e le stimo e le invidio pure un pò, figuriamoci!- quando è il loro turno di parlare del loro corpo e tu fai notare quanto effettivamente siano delle strafighe con quel leggins che a te fa sembrare un pneumatico radiale con catene montate in caso di neve, ti guardano spaesate e dicono: "Ma che scherzi? Mio Dio, sono terribilmente grassa! E guarda che cosce che ho, sono talmente grandi che possono far provincia!"
Tu, taglia quarantadue, che non sai neanche di cosa stai parlando, perchè ti ostini a dire queste immense cagate quando sai perfettamente che hai le cosce della dimensione che io non avevo neanche a dieci anni e un ventre talmente piatto e scolpito che ci si potrebbe mangiare una cena di sushi? E' frustrante per noi dover stare a ripeterti che no, hai un fisico perfetto, che il bikini col filo interdentale nel sedere ti sta da Dio, che quel vestito con la schiena scoperta ti valorizza le scapole (che a me iniziano a vedersi adesso, dopo quasi ventisei anni!) e che le zeppe ti slanciano togliendoti almeno una taglia...un'altra!
Insomma, l'estate per chi è "morbida" come le Morositas è un pullulare di complessi sulla pancia che ti fa sembrare incinta di quattro mesi, che si alternano a fasi di depressione acuta data dal calzoncino che ti strizza sulle cosce; un pianto greco sulle braccia da supplì (bbbbono!) e le tette incontenibili, mentre le magre sorridono, non si insabbiano e camminano sui tacchi anche sul bagnasciuga, perchè sono talmente leggere che non lasciano nemmeno il buco del tacco sulla sabbia, mentre tu sembreresti un ippopotamo spiaggiato in una pozzanghera di fango. 
Siamo tonde, con la buccia d'arancia, la pancia morbida e i fianchi più tondi del cerchio di Giotto, è vero e magari il bikini non ci starà mai come quella stronza della pubblicità di Calzedonia che troneggia su tutti i cartelloni pubblicitari della mia città e che si becca ogni volta decine di parolacce da parte della sottoscritta ma c'è una cosa che le magre non dicono e non diranno mai, quando arrivano in spiaggia, al bar dello stabilimento dove tu passerai una giornata a contemplarle: 
"Salve, buongiorno. Vorrei un ombrellone, un lettino e poi visto che non ho fatto colazione stamattina, bombolone alla crema e cappuccino grazie!"
Alla faccia di chi ci vuole male!
Ma dico: avete idea di quanto godimento c'è in un bombolone alla crema?
...Ciao magre!

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