"John F. Kennedy ha detto che nella vita il coraggio è una meravigliosa fusione di trionfo e tragedia... un uomo fa quello che deve... ma è più facile vedere quello che vogliamo vedere piuttosto che cercare la verità, tu pensi di conoscermi ma non è così, questo significa che non sai cosa sono capace di fare, tu mi vedi come una ragazza brillante che ha tutte le risposte, ma non è cosi... forse non sono così responsabile come tutti credono, ma cercherò di migliorare le cose... e quando faccio uno sbaglio, perchè ammettiamolo... capita a tutti... ti prometto che ti chiederò aiuto... non posso farlo da sola... ma se tu mi darai una possibilità, allora insieme potremmo fare grandi cose... ti prometto che se crederai in me troverò il coraggio di realizzare tutti i tuoi sogni... "

-Brooke Davis, "Candidata alla Presidenza" 2x13

martedì 15 gennaio 2013

Non si finisce mai di imparare.

Siamo agli sgoccioli. Mi mancano quattro fottutissimi esami e poi archivierò per sempre la dannata università, aggiungendo alla triennale anche l'inutile specialistica. Sarò Dottoressa, con cognizione di causa, stavolta!
Detto questo, va anche aggiunto che è proprio durante la mia ultima sessione d'esame che sto scoprendo cose che sembrano ovvie ma in realtà sono frutto di lunghi periodi d riflessione studentesca.
Oggi ero in facoltà, per sostenere il tanto temuto esame di Storia e Geografia Linguistica: roba da far paura persino al più secchione dei Nerd; si parla di ricostruzione di una lingua che si parlava prima delle lingue che hanno poi dato vita a quelle parlate oggi; roba che se non ci entri dentro, pensi: "ma che minchiate sto studiando?" (e passatemi il francesismo) e di cui sei profondamente convinta che non ti servirà a nulla nella vita, un pò come la matematica astratta, per intenderci.
Ebbene, nonostante io sia ormai avvezza alle cose bizzarre che succedono in seduta d'esame, visto che vanto un numero spropositato di confronti coi professori, devo ammettere lo stesso che non si finisce mai di imparare da quegli amabili 15-20 minuti di colloquio con chi evidentemente si è scordato di essere stato studente prima di te.
Oggi infatti ho capito che:

-Se sei cinese e/o slava e/o tedesca è meglio che non fai esami di linguistica in italiano. Ci sarà sempre una fricativa o una doppia che ti fregano e tu l'esame non lo passerai mai;
-Se c'è un'eccezione alla regola, scritta in piccolo, nelle note a pié pagina, sicuramente il professore ti chiederà quella e dovrà tirartela fuori con le pinze (Grimm, io ti odio!);
-Se studi imparando il 100%, il 95% di questo non ti servirà a un cavolo perchè ti chiederà due cose e assurde;
-Il culo di avere la domanda facile che ha fatto alla maggioranza dei tuoi colleghi di corso, tu non ce l'avrai mai e ti verranno chieste dimostrazioni di leggi improponibili (vedere punto 2.);
-Il mio professore di Storia e Geografia Linguistica è adorabile (visto che mi ha detto che "sono una mente brillante") ed è ovvio che lui, a differenza di me, sa trovare una spiegazione scientifica a tutti i fenomeni dell'Indoeruopeo continuati nelle lingue storiche, quindi solo per questo merita la mia ammirazione e la mia stima, pure se di voti è un sacco tirchio.


Per fortuna la prima parte di questo esame del cacchio, la cui utilità sfugge ad ogni razionale spiegazione, me la sono tolta; resta la seconda che è sempre un bel calcio sui denti ma ormai sono pronta: prona sui ceci e pronta alla flaggellazione, sperando di poter gridare alla fine dei giochi entro la metà del mese prossimo.
Ah, e se ovviamente vi venisse mai in mente di iscrivervi alla facoltà di lingue dopo il liceo o alla specialistica in lingue e letterature europee e americane beh...fatevi una canna prima di procedere, uscite, prendete una boccata d'aria e cercate di capire se c'è altro nel mondo che potete fare anziché sprecare tempo e soldi all'univeristà, perchè tanto della Prima Legge di Grimm sull'esito delle occlusive Indoeuropeee sue eccezioni non vi resterà nulla, nel corso delal vostra lunga e infelice vita da studenti.
Vado a rifocillare il corpo, perchè il lavoro della mente l'ha consumato!

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